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  • Il legame tra lo spazio e l’individuo in Petrarca e Leopardi
    38-45
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    190

    The interdisciplinary approach in history makes it possible to widen researchers’ perspectives. Italian literature is one medium in which we can reflect the relationship between geography, identity and imagination. John Agnew’s idea that ‘Place is a meaningful site that combines location, locale and sense of place’ conveys the main aspect of a ‘meaningful location’ and gives us a framework within which we can rethink space and place through Italian literature.1 In my research, I intend to examine the connections between identity and landscape, how experiences form the view of the environment through Giacomo Leopardi’s Infinity (1819) and Francis Petrarch’s letter of 26, April, 1336 in which he describes a vision about his ascent up Mount Ventoux. My main aim is to present how the impressiveness of nature becomes visible through the experiences of Leopardi and Petrarch, which is part of their existence. The mountain and the sea are key elements of these texts. The two places chosen and described by the poets have different significance: while Petrarch considered that the Mount Ventoux is the place of spiritual fulfilment, for Leopardi the hill of Recanati meant an isolated place where he could let his imagination roam free. All in all, this research offers new perspective to discover relationship between Italian literature and other disciplines in order to answer other, complex theoretical questions. I examined the topic from an interdisciplinary view to highlight the ways in which history, geography and literature can be linked.

  • Il mareggiare delle lingue tra emigrazione e immigrazione: il caso dell’italiano
    160-176
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    Il contributo si inserisce nell'ambito della ricerca esistente sullo stato di salute degli italiani all'estero. Propone i risultati preliminari sull'immaginario linguistico di una ricerca qualitativa e quantitativa svolta a Toronto nel 2022 che ha coinvolto 100 informatori di origine italiana appartenenti a diverse generazioni migratorie. I risultati della ricerca evidenziano il valore pluralistico dell'immaginario linguistico degli informatori in cui l'italiano compete fortemente con altre lingue all'interno di uno spazio di possibilità comunicative. Si riferiscono allo spazio della lingua italiana tradizionale sia in Italia, con i dialetti, sia all'estero, con l'italiese nel contesto della ricerca canadese.

  • Gramsci e il Sud come spazio di emancipazione
    39-55
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    166

    The paper will actively engage with the contradictions found in Gramsci in an attempt to tease out the elements of emancipation found in his thought, as well as a sub-culture of opposition against Western notions of rationality. Antonio Gramsci’s analysis of the Italian South and of the Southern Italian peasantry in relation to the formation of a radical politics of emancipation constitutes one of the most salient features of his critique of orthodox Marxism. I argue that for the Italian Marxist theorist, the liberation of the Italian peasantry is not only a project of social, economic and political emancipation. Rather, the peasantry’s emancipation is also seen as a project of cultural liberation, a liberation from the dominant strands of rationalist and positivist Enlightenment thought, which Gramsci saw as encapsulated in Crocean philosophy. For Gramsci, the task of the organic intellectuals is to create an ideational sphere in which the colonized South can potentially articulate and celebrate a culture that has historically been deemed backward and primitive. However, Gramsci’s analyses of the South also contain historicist encrustations, which create a dialectical tension in his theory of politico-cultural emancipation that has never really been solved. I argue that the positivist and progressionist encrustations of Gramsci’s program for the emancipation of the South is an instantiation of a wider, Western, 19th and 20th century intellectual tradition which conflates “progress” as such with emancipation, a tradition that goes beyond the Italian and European context, and that is even paralleled by the model for black emancipation in the American South put forth by a figure as seemingly divergent as, say, W.E. B. Du Bois in the The Souls of Black Folk (1903).

  • Tra descrizione e rievocazione: fantasticherie di un ritorno al Sud nelle novelle di Giovanni Verga
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    Nelle sue opere, Giovanni Verga non descrive la Sicilia attraverso un'accurata descrizione della realtà, ma attraverso una rappresentazione mentale della stessa dalla lontana città di Milano, dove vive. Oltre i confini della Sicilia, la modernità divora personaggi, il cui destino non è descritto da Verga. È l'unico autorizzato a muoversi in questo spazio “di là del mare”, dal quale osserva “dall'altro lato del cannocchiale” le“ larve" che vivono nell'isola. Lo scopo di questo articolo è mostrare come Fantasticheria, I dintorni di Milano, Di là del mare e Passato! hanno come terreno comune un processo di ricreazione della Sicilia come luogo legato a un passato che non tornerà mai più, per questo l'isola viene descritta da una prospettiva idealizzata e nostalgica. La modernità è infatti una condizione irreversibile come la morte, che, in Passato !, appare come una spietata conclusione di questo processo di ricostruzione.

  • Alfabetizzazione sanitaria, traumi della migrazione, medicina narrativa e sportello linguistico. Nuove pratiche nel translinguismo e processi educativi
    77-94
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    L’Health Literacy (HL) è un campo complesso che comprende una serie di attività di educazione sanitaria e di comunicazione che sono cruciali per l’interazione con il sistema sanitario. In un mondo sostenibile, l’assistenza sanitaria del futuro deve essere accessibile a tutti e dobbiamo garantire che le persone provenienti da un contesto migratorio abbiano le risorse per gestire la propria salute. Le disuguaglianze nei profili sanitari degli immigrati, segno di politiche di integrazione inefficaci, potrebbero essere mitigate migliorando i livelli di HL. Lo scopo dello studio è quello di indagare lo spazio dato all'HL all'interno dei contesti di apprendimento formale degli immigrati; lo studio prevedeva la somministrazione di un questionario che voleva essere un'indagine su alcuni bisogni e disagi specifici legati alla condizione del translinguismo e ai relativi traumi, che possono avere un impatto negativo sull'apprendimento della lingua. Tale intreccio offre una prospettiva diversa che genera nuove pratiche didattiche e la creazione di uno Sportello Linguistico che attraverso il linguaggio, l’alfabetizzazione sanitaria e la medicina narrativa promuove contesti di apprendimento equi, sicuri e sostenibili che valorizzano l’esperienza del translinguismo in tutte le sue forme.