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«Odio finanche la lingua che si parla» Potere e libertà in Nottetempo, casa per casa di Vincenzo Consolo
85-95Views:40Il saggio studia le relazioni tra il romanzo Nottetempo, casa per casa e le considerazioni di carattere linguistico disseminate da Consolo in altri testi. Consolo non si limita a criticare il linguaggio del fascismo ma allarga la sua analisi critica al linguaggio del potere in quanto tale e ai linguaggi delle opposizioni, quando siano viziati da una vuota retorica. In tal senso, la fuga finale del protagonista assume un valore palingenetico anche dal punto di vista politico.
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Monicelli e la memoria della Grande Guerra
125-139Views:640In my essay, I examine Mario Monicelli’s La Grande Guerra, in order to verify if its comic and anti-heroic perspective really leads to a new concept of WWI. I first retrace the director’s previous filmography, where the characters, genres and patterns which will recur in La Grande Guerra originally take shape. I then reconstruct the movie’s genesis, focusing on the sources the screenwriters refer to: not only WWI movies and memories, such as Kubrick’s Paths of Glory and Lussu’s Un anno sull’Altipiano, but also, quite unexpectedly, La vita militare by De Amicis.
On this basis, I analyse the representation of the war, in its figurative and narrative elements. In many senses, it’s a war seen from the ground, and indeed the scenography and script take inspiration from the soldiers’ pictures of the front and their military songs. In this realistic context, Monicelli develops the plot of two cowardly privates, from a poor, undisciplined background, who ultimately identify with their nation enough to sacrifice themselves for their compatriots.
The purpose of highlighting the unacknowledged war contribution of the mass, however, is somehow contradicted by the army’s image. The comic and anti-heroic aspects, indeed, concern only the low-ranked soldiers, while the Command is represented in a sentimental way. In this respect, Monicelli confirms a rhetoric coming from De Amicis, and later inherited by Fascism: the army as an image of a model society, where North and South, rich and poor, educated and illiterate unite, and where everyone deserves his hierarchical rank.
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Populismo: una categoria storiografica controversa
80-94Views:337La nota nasce dalla necessità di realizzare un sondaggio sulla recente letteratura internazionale dedicata al populismo, partendo soprattutto dalle considerazioni contenute in The Populist Temptation di Eichengreen, e in Dal fascismo al populismo nella storia di Finchelstein, nonché dai risultati dell'Oxford Handbook of Populism di Oxford, a cura di Rovira Kaltwasser, Taggart, Ochoa Espejo e Ostiguy. Le riflessioni contrastanti registrate attorno a un fenomeno così dibattuto consentono di delineare gli elementi che giustificano l'introduzione di una categoria storiografica a sé stante e di proiettare alcune definizioni sull'intera storia del sistema politico italiano. L'intenzione di questa visione d'insieme è quella di costruire un catalogo delle varie interpretazioni del populismo emerse negli ultimi anni. È interessante notare che negli anni successivi alla seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri, le pubblicazioni sul populismo sono state prodotte in modo discontinuo, rendendo l'argomento ancora più sfuggente e non classificabile.