V. 27 (2021)
Non possiamo né vogliamo rimanere indifferenti di fronte ai tragici avvenimenti che stanno funestando la vicina Ucraina. Per questo abbiamo deciso, nel nostro piccolo, di farci promotori di una cultura della pace attraverso i pensieri di alcuni intellettuali, artisti e personaggi storici italiani e avvolgendo idealmente le nostre pagine con i colori della bandiera ucraina
Qual colpa, qual giudicio o qual destino,
fastidire il vicino
povero, e le fortune afflitte e sparte
perseguire, e ‘n disparte
cercar gente e gradire
che sparga ‘l sangue e venda l’alma a prezzo?
...
e quel che ‘n altrui pena
tempo si spende, in qualche atto piú degno
o di mano o d’ingegno
in qualche bella lode,
in qualche onesto studio si converta.
...
I’ vo gridando: Pace, pace, pace.
(Francesco Petrarca, Italia mia, benché ‘l parlar sia indarno)
Tempo verrà, sì, deve essere veramente un fatto il progresso umano, ove ogni genere d’esercito diventerà inutile, perché è da sperare che gli uomini capiscano che per intendersi non abbisognano ammazzarsi. (Giuseppe Garibaldi, 1878)
Tutti parlano di pace, ma nessuno educa per la pace, si educa per la concorrenza e questo è il principio di qualsiasi guerra. Quando educhiamo per cooperare ed essere solidali l’uno con l’altro, quel giorno educheremo per la pace (Maria Montessori)
Non chiedere chi ha vinto: non ha vinto nessuno. Non chiedere chi ha perso: non ha perso nessuno. Non chiedere a cosa è servito: non è servito a nulla. Fuorché ad eliminare cinquemila creature fra i diciotto e i trent’anni (Oriana Fallaci)
Se i popoli della terra, coralmente, potessero esprimersi, al di sopra di ogni differenza ideologica, politica, di ogni razza, al di sopra di ogni credo e di ogni differenza di credo religioso, tutti i popoli della terra si pronuncerebbero per la pace contro la guerra (Sandro Pertini)
L’indifferenza è inferno senza fiamme,
ricordalo scegliendo fra mille tinte
il tuo fatale grigio.
Se il mondo è senza senso
tua solo è la colpa:
aspetta la tua impronta
questa palla di cera.
(Maria Luisa Spaziani, L’indifferenza)
Fascicolo completo
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Articoli
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Spiritismo e Positivismo nella narrativa breve di Luigi Capuana
Views:297Luigi Capuana credeva nell'immortalità dell'anima come concepita dalle teorie teosofiche, nonché nella percettibilità delle manifestazioni degli spiriti. Allo stesso tempo, i suoi racconti e saggi riflettono la sua fiducia nell'approccio positivistico e nelle scienze sperimentali. In un periodo che vede il proliferare di sedute spiritiche evocatrici di spiriti, Capuana scrive i suoi unici quattro racconti che descrivono la manifestazione percettibile di un fantasma. In Creazione (1901), La evocatrice, Forze occulte (1902) e Un vampiro (1904), gli spiriti compaiono e mostrano una notevole originalità rispetto a quelli che infestano le storie di fantasmi contemporanee. Esaminando la struttura del mistero attraverso il "perturbante" di Freud ed esplorando il contenuto delle storie attraverso i concetti chiave della scienza di Capuana, l'analisi dimostrerà come la sottrazione del mistero e la riflessione sulla scienza creino un terreno letterario comune in cui lo spiritismo e il positivismo possono sorprendentemente coesistere. Su questo terreno emerge attraverso la forza di rassicuranti fantasmi l'apertura scientifica alle scoperte del Novecento.
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Maurizio Moro: «Imagine del Salvatore dal Pordenon Pittor famoso dipinta».: Un componimento ritrovato per un dipinto perduto
Views:136In the essay Note sulla tradizione spirituale e religiosa Quondam denounced the prejudice which for a long time excluded from the field of “literature” the experiences of religious poetry of the pre-baroque era. The issue is greater in the field of figurative arts, where sacred poetry and those who dealt with it still find it hard to establish themselves as sources for the knowledge of works and artistic languages. This is the case of the Venetian Maurizio Moro, a canon and scholar who lived between the 16th and 17th centuries, known above all as the author of the commentary verses on Dürer’s Little Passion (Venice, 1612). The essay discusses the author’s composition on the «Imagine del Salvatore, dal Pordenon pittor famoso dipinta». The text, published in 1609 within the Amorosi stimoli dell’anima penitente and still unknown to those who have treated the Friulan painter, bears witness to a work not otherwise known, re-evaluating Moro as a precious source for art history and criticism.
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Forme della poesia
Views:141L'analisi del testo è un campo di ricerca ampio e ricco. L'analisi linguistica formale dei testi non è diffusa, non certo in Italia, ma può aiutare proficuamente nella lettura e nell'interpretazione. Questo può essere facilmente dimostrato con la poesia. In questo articolo introduco alcuni fondamenti di questo approccio e mostro come si applicano a due poesie per presentare alcuni dei suoi vantaggi.
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L’evoluzione delle strategie referenziali e predicative nei dibattiti parlamentari delle leggi italiane in materia d’immigrazione
Views:169L'articolo presenta l'evoluzione dell'uso di due parole nei dibattiti parlamentari, immigrato ed extracomunitario, usate frequentemente in lingua italiana in riferimento a uno straniero che entra nel Paese con l'obiettivo di rimanervi. Il corpus è costituito dai testi trascritti dei dibattiti parlamentari relativi a otto leggi sull'immigrazione tra il 1986 e il 2019, analizzati con metodi sia quantitativi che qualitativi. Vengono prese in considerazione le collocazioni e le co-occorrenze con verbi e aggettivi, così come il linguaggio figurativo.
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Prigionieri di guerra ungheresi a Padula durante la prima guerra mondiale
Views:302Il campo di prigionia di Padula, in Italia, operativo durante la prima guerra mondiale in una grande certosa e caserma, è stato oggetto di numerosi studi italiani, cechi e slovacchi, in quanto era uno dei più grandi campi italiani e fungeva da centro per la creazione della Legione Cecoslovacca. Tuttavia, migliaia dei suoi detenuti erano ungheresi, la cui vita è stata a malapena discussa. Questo articolo si propone di presentare la vita dei prigionieri di guerra ungheresi tenuti a Padula. Con l'ausilio di fonti ad esse pertinenti, quali lettere e memorie, è possibile approfondire quattro aspetti: religione, salute, lamentele e lavoro. Un altro scopo dello studio è quello di offrire un elenco dei prigionieri ungheresi.
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Scrivere e descrivere: La pervasività dell’ekphrasis nella poesia di Edoardo Sanguineti
Views:248This paper aims to explore the all-pervasiveness of the technique of ekphrasis within Edoardo Sanguineti’s poetry, from Laborintus (1956) to Varie ed eventuali (2010). The study is conducted looking at six exemplary texts (Laborintus 3 and 7, Reisebilder 14, Cataletto 1, Corollario 43, Mantova 15) belonging to different periods of Sanguineti’s literary career and comparing them with the visual objects that they describe. In this way, the study tries to show the usage of ekphrasis not only as a simple rhetorical device but also as a primary poetical tool. Finally, the article drafts some future ways for further investigation, such as the cataloguing of all the ekphrasises hidden in Edoardo Sanguineti’s poetry, the application of the theoretical results achieved by the international visual studies, and the possibility of connecting Sanguineti’s ekphrasis with the ones used by other Italian contemporary poets.
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