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  • Le femmine sapute di Anna Banti. Da Artemisia a Il bastardo
    38-61
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    Tra il 1980 e il 1981 Anna Banti pubblica sulla terza pagina del «Corriere della Sera» undici ritratti di pittrici. La rubrica si apre con un articolo su Sofonisba Anguissola, autrice dell'Autoritratto al cavalletto, simbolo della rivendicazione dell'identità femminile che rimette in discussione il ruolo assegnato alla donna nel Cinquecento. È il culmine di una riflessione iniziata nel 1947 con il romanzo Artemisia. Famosa nella cronaca dell'epoca per essere stata al centro di un processo per stupro, Artemisia Gentileschi viene letta come la figura responsabile di un talento, la pittura, difeso a costo di una solitudine che l'accompagna fino alla morte. Le donne muoiono è il titolo di una raccolta di quattro racconti pubblicata nel 1951. Nell'ultimo, Lavinia fuggita, ritorna il tema della vocazione. Nella Venezia del Settecento, dove comporre musica era considerata una professione maschile, Lavinia non riesce a rinunciare alla naturale inclinazione a manipolare gli spartiti con battute di sua invenzione. L'ultimo personaggio femminile che rifiuta di intraprendere la via tradizionale del matrimonio è Cecilia De Gregorio, protagonista de Il bastardo, il romanzo pubblicato nel 1953. Attraverso un percorso austero ma non privo di dubbi, racconta la storia di una donna che trova realizzazione nella propria vita. studia e diventa ingegnere capo di un'azienda

  • Goliarda Sapienza atipica “giornalista militante”
    198-214
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    This paper retraces Goliarda Sapienza’s no-fiction production between 1981 and 1988, considering in particular two feminist reviews of that period such as «Quotidiano Donna» and «Minerva: l’altra metà dell’informazione» on which she wrote articles about society, most of them never considered before today. Excluding the topic of the prison in her most important novels L’università di Rebibbia (1983) and Le certezze del dubbio (1987), the 80s could be defined as a moment of experience inside and beyond the Italian political context. Her reflections on Feminism authorize an interpretation of her “anomalous” way of thinking. At the end, the need to belong to a group will also open the following season.